ITINERARI IN MOTO: Londa-Stia, Poppi, Anghiari, Città di Castello, Apecchio, Gola del Furlo.

itinerari in moto

Mi sveglio, guardo fuori dalla finestra, il sole splende. Mentre faccio colazione controllo l'itinerario e controllo il meteo. Memorizzo le tappe principali di questo giro in moto sul navigatore. Qualche rapido preparativo e posso partire per questa giornata in solitaria con la mia moto.
Destinazione: Gola del Furlo, nelle Marche.

Mi metto in viaggio e fin da subito mi imbatto in alcune certezze: al casello autostradale di Padova sud il telepass con la moto è un terno al lotto, in tangenziale a Bologna c'è sempre casino, a San Lazzaro di Savena sbaglio sempre strada. Dopo la noia patita in autostrada e in tangenziale, finalmente iniziano le curve, le salite, i tornanti. Raticosa e Futa, c'è poco traffico, il cielo è azzurro, con poche nuvole spazzate da un vento forte, il paesaggio è di un verde intenso.

Cade qualche goccia di pioggia, ma è soltanto una nuvola passeggera. Raggiunto il Lago di Bilancino mi dirigo verso Borgo San Lorenzo e prendo la strada statale 556. Una breve sosta alla diga di Londa, poi proseguo verso Stia. La strada è poco trafficata, le curve non mancano, il paesaggio è incantevole. Peccato per l'asfalto, in alcuni punti davvero in pessime condizioni.

Il fiume Arno inizia a farmi compagnia, al lato della strada. Incontro il borgo di Poppi, incantevole, poi il fiume Arno mi abbandona mentre mi dirigo verso il Valico della Scheggia e l'affascinante borgo di Anghiari. Attraverso il fiume Tevere, sfiorando Sansepolcro. Dalla Toscana passo rapidamente in Umbria, attraversando Città di Castello, per poi entrare finalmente nelle Marche. Lungo la strada regionale 257 incontro il borgo di Apecchio, quindi Acqualagna, terra di tartufi.

La Gola del Furlo, tappa conclusiva del mio itinerario, è ormai vicina. Peccato che le indicazioni stradali siano scarse e fuorvianti. Nel mio navigatore la vecchia strada non c'è. Giro a vuoto per un quarto d'ora, poi finalmente eccole, di fronte a me, maestose, le pareti di roccia a picco sulla antica via Flaminia e sulla meravigliosa acqua azzurro-verde del fiume Candigliano. Attraverso la galleria fatta costruire dall'Imperatore Vespasiano, e prendo la via del ritorno, prima verso Fano e poi su, verso nord, verso casa.

Da Pesaro a Bologna altra certezza di questo viaggio, il traffico, che davvero non manca. Ferrara, Rovigo, Padova. La giornata si chiude con il contachilometri che supera i 750 km. Una lunga giornata, faticosa, intensa, ricca di immagini e sensazioni che solo un giro in moto può regalare.

L'itinerario su google maps: Da Raticosa a Furlo


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