Tra i nuovi modelli di moto in arrivo nel 2021 senza dubbio il nuovo Monster era tra i modelli più attesi non solo dagli amanti della Ducati ma più in generale da tutti gli appassionati motociclisti. Il nuovo Monster è stato presentato online nella quinta puntata in streaming della web series Ducati World Première 2021.
Il nuovo Monster ha destato fin da subito molte critiche e perplessità da parte dei fedelissimi ducatisti, mentre più in generale è stato accolto positivamente (forse senza eccessive emozioni) dalla più ampia platea di appassionati motociclisti. Questo non mi sorprende e in qualche modo mi ricorda quanto è accaduto con la presentazione del Monster 696.
Andrò ad analizzare gli aspetti che mi hanno convinto di più e gli elementi a mio modo di vedere più critici della nuova arrivata, con alcune doverose premesse: chi scrive si occupa da anni di design e marketing. Non mi occupo nello specifico di automotive e design motociclistico, ma ho avuto il piacere durante i miei studi di partecipare ad un workshop con Miguel Galluzzi, venendo a contatto diretto con questo mondo e ascoltando dal diretto interessato come è nato il progetto Monster in Ducati nel 1993. Soprattutto, chi vi scrive è un appassionato Ducati che nel suo garage ha attualmente un Monster 1200 (e ha avuto in passato un Monster 696) insieme ad una Multistrada 950s che monta lo stesso motore Testastretta 937cc in dotazione al nuovo Monster gamma 2021.
Non ho introdotto le mie competenze di design e marketing per banale vanità (ok, un po' si...) ma perché credo siano funzionali ad una chiave di lettura più completa di questo nuovo modello, anche in ottica di mercato.
Monster: ovvero il modello Ducati più venduto di sempre. Il Monster ha aperto la strada alla categoria sport-naked grazie all'idea di Miguel Galluzzi nel 1993. Per la prima volta si introduceva il concetto della superbike spogliata dalle proprie carene e messa su strada a disposizione di tutti. La leggerezza, la tecnologia e la potenza di una sportiva derivata dalla pista, ammaestrata da una ciclistica maneggevole. Questo lo spirito del primissimo Monster del 1993. Il nuovo Monster è all'altezza della sua progenitrice?
Come un caffè
Nella presentazione web il nuovo Monster viene introdotto paragonandolo ad un italianissimo caffè ristretto, metafora profumata e trasversale, di certo poco muscolosa e notevolmente più conviviale che sportiva. Questo è già un forte indizio: il nuovo Monster non esibirà muscoli e testosterone ma piuttosto energia e lifestyle. In effetti è così, fin dalle primissime immagini si coglie un design moderno ma senza forti caratterizzazioni, pronto a soddisfare una platea di potenziali clienti molto vasta, andando a strizzare l'occhio anche ai non appassionati Ducati. Molti hanno definito questo nuovo Monster un po' troppo "giapponese", in effetti nella vista d'insieme il design complessivo ricorda la primissima MT03 Yamaha (quella con il monocilindrico 650, che è stata tra le altre cose la mia prima moto) e gli indicatori di direzione integrati al corpo moto enfatizzano questa prima impressione dal sapore nipponico. Una scelta di posizionamento di mercato ben precisa e condivisibile, che forse poteva essere raccontata meglio, soprattutto ad uso e consumo dei ducatisti che attendevano con ansia l'uscita di questo nuovo Monster e che si sono sentiti in qualche modo un po' esclusi...
Monster, null'altro
Nella presentazione web questo nuovo modello viene identificato solamente come Monster. Mi è sembrato un grossolano errore strategico. Certamente questo nuovo Monster è rivoluzionario rispetto ai modelli passati, ma per chiamarlo "solo Monster e null'altro" avrebbe dovuto essere testimone di una radicalità estrema, oserei dire maleducata o meglio ancora brutale... e in effetti tra gli elementi di design forse meno personali c'è il gruppo ottico anteriore della nuova Monster, il DRL infatti ricorda molto la MV Brutale. Forse ci si poteva ispirare di più alla Panigale come è stato fatto con Streetfighter V4 e Multistrada V4 pur senza stravolgere la tradizionale impostazione del gruppo ottico anteriore tondo. O forse non è stato fatto proprio perché è in arrivo in futuro una maxi-Monster V4 in sostituzione dell'attuale 1200, che adotterà un gruppo ottico derivato dallo stile Panigale come nelle altre V4? Lo scopriremo solo vivendo... In ogni caso non avrei chiamato questo nuovo Monster "Monster null'altro", sarebbe stato forse meglio chiamarlo con il suo vero nome, ovvero Monster 937 (oppure 950 come negli altri modelli che adottano lo stesso motore) anche perché il Testastretta 937cc è davvero un gran motore (sulla mia Multistrada 950s va che è un piacere) e avrebbe certamente dato distintività a questo nuovo modello.
Il motore del nuovo Monster è quindi un bicilindrico desmodromico, eroga grintosissimi 111cv ed è raffreddato a liquido.
Addio traliccio
Il nuovo Monster adotta un telaio in alluminio front frame di derivazione Superbike e manda in pensione l'iconico telaio a traliccio. Scelta azzardata dal punto di vista stilistico, ma azzeccata dal punto di vista tecnico e prestazionale. Molti ducatisti "puristi" hanno ovviamente criticato questa scelta, giustificata dalla casa di Borgo Panigale dall'esigenza di essere più efficaci nel realizzare una moto sportiva, agile e maneggevole, derivata dall'esperienza telaistica della Panigale V4, come nel 1993 si fece per il progetto originario del Monster. Abbandonare il telaio a traliccio è senza dubbio un po' triste per chi ama la tradizione Ducati, ma a mente fredda devo dire che la scelta del telaio front frame è stata azzeccata. Se dal punto di vista tecnico concordo con la scelta telaistica Ducati, dal punto di vista del design ho sinceramente qualche dubbio sulla scelta di nascondere alla vista questo componente così decisivo nel nuovo progetto. Se questo telaio front frame di derivazione Superbike è davvero così performante e tecnologicamente avanzato, perché nasconderlo? Secondo me doveva essere il focus assoluto del progetto stilistico della moto. Il nuovo telaio andava valorizzato mostrandolo con orgoglio (magari con un trattamento superficiale molto particolare o con una verniciatura dedicata?) invece è stato sepolto da una anonima verniciatura che lo fa confondere con tutto il resto... davvero un peccato.
Monobraccio, è un addio?
Qualcuno ha criticato questo nuovo Monster anche per la scomparsa del monobraccio posteriore. E' una critica poco sensata, visto che anche il precedente modello 821 adottava il bibraccio, così come la 696, la 695 e così via. Il doppio forcellone posteriore era quindi scontato, il monobraccio infatti è solitamente destinato alle versioni supersportive della gamma Monster. Torna quindi spontanea la domanda: arriverà una maxi-Monster? Avrà il forcellone monobraccio? E' forse in arrivo un Monster V4?
Nuovo Monster 937, ricapitolando
Questo nuovo Monster pesa 18 kg in meno del modello 821 precedente, ovvero 166 kg a secco, è un risultato pazzesco e in abbinamento al bicilindrico Testastretta 937cc il risultato è quello di una moto certamente divertentissima, agilissima, alla portata di tutti gli stili di guida. Come ho detto conosco questo motore e devo dire che ha tanta coppia ed è davvero docile ai bassi, ai medi inizia a farsi divertente per poi ruggire potente agli alti.
Ciclistica molto compatta e agile, la moto è adatta per la guida sportiva e per la guida di tutti i giorni, con particolare attenzione ai giovani, al pubblico femminile, ad una clientela più vasta che non è storicamente appassionata del marchio Ducati.
Dotazione tecnologica di alto livello, da segnalare in particolare ABS e Traction control entrambi cornering, cambio con funzione quick shift e frizione idraulica, freni Brembo radiali, tre riding mode, cruscotto TFT, e molto altro ancora. La versione Plus ha cupolino e copri sella passeggero di serie.
Sono disponibili anche alcune personalizzazioni estetiche del serbatoio, a mio parere poco incisive e troppo vistose.
Lo comprerei?
No, non lo comprerei questo Monster 937, e vi dico perché: essenzialmente non lo comprerei perché nel mio garage c'è un Monster 1200 che adoro e con il quale ho vissuto mille avventure, come il viaggio a Copenaghen dello scorso anno. Il Monster 1200 è una moto divertentissima ed esaltante, per privarmi della sua eccitante compagnia dovrei forse attendere una futura maxi-Monster... chissà se arriverà un Monster V4...
Allo stesso tempo se io fossi un giovane o un motociclista alla ricerca di una moto divertente, appagante, agile e scattante, di media cilindrata ("media" rispetto alle alte cubature ormai molto diffuse), metterei sicuramente questo Monster 937 nella lista delle moto al top della categoria.
Vi dirò di più, molti anni fa sono entrato in un concessionario Ducati perché volevo assolutamente acquistare un Monster 695; ne sono uscito con il nuovo modello, il Monster 696. Qualche anno più tardi sono entrato nuovamente in un concessionario Ducati, questa volta con la convinzione assoluta di acquistare un Monster 1100; sono uscito da quello stesso concessionario con il nuovo modello, il Monster 1200. Non ho mai avuto rimpianti o ripensamenti, 696 e 1200 sono stati la scelta giusta per me.
Benvenuto, quindi, nuovo Ducati Monster 937.
PS: per gli appassionati ducatisti, nel sito Ducati al momento è presente un sondaggio per raccogliere opinioni e critiche su questo nuovo modello: il sondaggio Ducati Monster 937
Il video di presentazione:
Photo credits: ducati.com
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