Cosa spinge un appassionato di moto a condividere le proprie passioni con un blog o con un profilo Instagram? La condivisione delle proprie esperienze, certamente, ma soprattutto la ricerca di nuovi stimoli per alzare sempre di più l'asticella dei nostri viaggi e delle nostre esperienze in moto.
Alberto ci racconta la sua passione per le moto e il desiderio di condividere questa passione con chi come lui vive la moto con divertimento e semplicità.
- Parlaci un po' di te e del tuo rapporto con il mondo delle moto:
Alberto: Ho 25 anni e abito in provincia di Padova (compaesano del buon Alessandro di Giri-in-moto), faccio il meccanico e sono completamente attratto dalle due ruote. Per qualche centinaio di appassionati di moto come me sono anche @unpadovanosudueruote su Instagram.
Fin da quando ero piccolo mi affascinava questo mondo, ricordo ancora quando mio cugino ci venne a trovare con il primissimo esemplare di Ducati 999 Testastretta. Rivivo questo ricordo come se fosse ieri, io ero alto più o meno quanto la sella, però quel colore rosso fiammante non me lo sono mai tolto dalla testa e penso che sia stato proprio quello l’inizio di tutto.
“Dai Albi, andiamo a vedere la nuova moto dello zio” quando sentivo queste parole per me era come andare al parco giochi. Mio zio, infatti, ha avuto un bel via vai di due ruote nel suo garage. Indimenticabile una Ducati Monster nera con cerchi rossi (penso sia stata il 900), perché quando mio zio mi incitava nell’accelerare, il suo rombo mi entrava nel petto e usciva dalla schiena.
Possiamo dire che il DNA da motociclista non mentiva, infatti a 15 anni ho preso il mio primo motorino, per poi passare ad una Vespa, ad un’Aprilia RS 125, ad un Ducati Monster S2R 800, fino ad arrivare alla mia attuale moto, una Yamaha Tracer 900 GT. Da quando quest’ultima moto è entrata nel mio garage mi è balenata l’idea di aprire un profilo Instagram, ho preso coraggio e ho deciso di far nascere @unpadovanosudueruote per gioco, ma soprattutto per passione, grazie anche a qualche consiglio da parte di Alessandro di Giri-in-moto.
- Qual è il tuo giro in moto preferito?
Alberto: Il giro standard è tra i miei Colli Euganei, quando ho un momento libero, una giornata storta o semplicemente non so cosa fare, piuttosto che rinchiudermi in un centro commerciale, vado in cerca del senso di pace che solo i Colli mi sanno dare, ovviamente con tappa fissa nel mio bar di fiducia a Teolo per un caffè. Non ho un giro preferito, amo vivere l’attimo. Il sabato o la domenica mattina quando mi sveglio, apro la finestra di camera mia, apro Google Maps, e in base a quello che voglio fare (soprattutto colline, montagne o laghi), costruisco il mio itinerario.
- Che moto hai nel tuo garage?
Alberto: Come ho detto per il momento sono in possesso una Yamaha Tracer 900 GT, ma ho anche una Vespa 50 PK N, al momento con il blocco sopra ad un cavalletto. Ho l’idea di farci qualcosa di pesante, con il tempo e la pazienza, e magari con qualche spiccio in più messo da parte. Oltre a queste c’è anche la moto di mio papà, una Honda CBF 600 ABS, arrivata dopo anni di indecisioni da parte sua e convincimento da parte mia!
- Il luogo che vorresti visitare o il viaggio che vorresti fare in sella ad una moto?
Alberto: Ho acquistato una Yamaha Tracer 900 GT perché secondo me non c’è niente di più gratificante dell’agganciare in un nano secondo le valigie da viaggio e partire per mete sconosciute.
- A cosa pensi quando indossi il casco e sali in moto?
Alberto: Non penso a nulla se non a quel momento stesso. Indosso il casco e tutto sparisce: qualsiasi problema, stato d’animo, paure o pensieri. Il casco è come se fosse il mio angelo custode. Se solo potessero parlare i miei caschi... sai che discorsi salterebbero fuori?
- Il modello o la tipologia di moto che preferisci?
Alberto: Parto dalla tipologia perché è quella più semplice, per me l'essenza delle “moto” è la moto carenata. Il fascino delle carene non ha proprio paragone, sono pure opere d’arte, da qualsiasi angolazione sanno essere cattive, ignoranti, sono "tutto". Per pura estetica le mie preferite sono Ducati Panigale V4R e Aprilia RSV4. Il sound che più mi ha colpito è stato quello della Yamaha R1 del 2018.
- La moto più bella e quella più strana che tu abbia mai guidato?
Alberto: Purtroppo non ho avuto particolari esperienze di guida al di fuori delle mie moto. L’unica eccezione è stata con un BMW S1000R: dopo aver fatto un "1a-2a-3a" un po’ gagliardo son tornato dal proprietario e l’ho restituita... all'epoca possedevo un Monster S2R da 77 cavalli e passare ai 160 cavalli del BMW S1000R è stata un'esperienza molto particolare.
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