Recentemente il Governo ha approvato un disegno di legge che introduce alcune modifiche al Codice della Strada. Non è questo il luogo per approfondimenti tecnici o giudizi politici sul provvedimento, e non è questo il luogo in cui analizzare le tragedie della strada che hanno tristemente caratterizzato queste ultime settimane, mi limiterò quindi ad alcune opinioni strettamente personali e forse un po' eterodosse.
Prima però facciamo una rapida sintesi dei principali provvedimenti adottati:
- Guida col cellulare
- Guida in stato di ebbrezza
- Guida sotto effetto di stupefacenti
- Limiti di velocità
- Autovelox
- Safety Car
- Zone a traffico limitato
- Limiti per i neopatentati
- Restrizioni per i monopattini elettrici
- Tutela dei ciclisti
- Passaggi a livello
Parlerò soprattutto del primo tema, la guida col cellulare, e lo utilizzerò come esempio per declinare il mio pensiero sull'attitudine umana in generale.
Introduco anche un'altra riflessione, ovvero quella del consumo del suolo. Cosa mai può mettere in relazione la cementificazione con la sicurezza stradale? C'è un primo dato, non legato alla sicurezza, che mi preme evidenziare, ovvero il fatto che, soprattutto in regioni come la mia, il Veneto, il consumo di suolo abbia rovinato dei paesaggi unici. Abbiamo ad esempio le colline del Prosecco, patrimonio UNESCO, circondate da zone industriali e urbanizzazioni selvagge. Abbiamo ad esempio il comprensorio Euganeo, le sue colline, i centri termali, circondati da orrendi quartieri dormitorio e capannoni. Ho fatto questi esempi perché sono quelli che conosco di più, ma ce ne sono innumerevoli. Negli anni abbiamo costruito troppo e abbiamo costruito male. Cosa ha comportato questa cosa? Che le aree ad eccessiva antropizzazione formano un continuum di centri abitati senza soluzione di continuità. Si passa da un abitato all'altro senza un po' di respiro. In altri paesi i centri abitati distano uno dall'altro un giusto numero di chilometri, e questo consente una viabilità più fluida e minori pericoli, perché diventa più comprensibile percorrere qualche chilometro a bassa velocità in un centro cittadino se poi ci si può assaporare un tratto di strada ad andatura più allegra. Da noi questo è spesso impossibile. Certamente, le cause sono anche intrinseche alla conformazione della nostra penisola, ma di certo non abbiamo mai fatto nulla per combattere questo insano sfruttamento del suolo.
Di nuovo, ogni responsabilità è interconnessa, e nessuno di noi può dirsi davvero innocente. Dobbiamo fare tutti uno sforzo in più per avere più rispetto del prossimo, consapevoli che il ruolo del più forte e del più debole, in questo oceano che chiamiamo strada, non è tracciato come una banale catena alimentare. Ognuno di noi in strada può essere oggi cacciatore, domani preda.
Mi auguro di aver posto una chiave di lettura differente dal banale schierarsi pro o contro queste novità sul codice della strada, e lascio a voi nei commenti lo spazio per dire la vostra.
Per chi volesse saperne di più sulle novità introdotte dal Governo:
- Articolo di approfondimento su Quattroruote: clicca qui
- Articolo di approfondimento su Repubblica: clicca qui
Foto di apertura: Philip Schroeder su Unsplash
Foto di chiusura: Omar Al-Ghosson su Unsplash
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