Il viaggio in moto di Davide: alla scoperta di Iran e Kurdistan

Mototurismo: Alamout road (Iran)
 

Davide Cusa, un giovane motociclista di 25 anni, ha scelto di esplorare il mondo intraprendendo viaggi straordinari che lo hanno portato a percorrere quasi 100.000 km in moto in solitaria attraversando Europa, Medio Oriente ed Asia. Nei suoi itinerari, fatti di strade impegnative, incontri curiosi e paesaggi mozzafiato, ha affrontato esperienze che non solo gli hanno permesso di scoprire nuove culture, ma anche di mettersi alla prova.

Nel suo primo viaggio ha percorso quasi 20 mila chilometri, dal Montenegro alle montagne del Caucaso, dalle antiche localitĂ  della Turchia fino al Kurdistan iracheno, dalle meraviglie storiche dell’Iran fino all'Armenia e alla Georgia, e in ogni tappa di questo viaggio ha arricchito il suo spirito d’avventura. 

In sella alla sua Yamaha Super TĂ©nĂ©rĂ© 1200, Davide ha vissuto emozioni uniche, ma anche sfide impegnative su strade spesso impervie e remote, ricordandoci che ogni viaggio è una continua scoperta, non solo dei luoghi, ma anche di sĂ© stessi. 

Questa è la storia di un viaggio verso oriente, che è solo l'inizio di un’avventura ancora piĂ¹ grande.


Il Diario di viaggio

Davide: ho 25 anni e vado in moto dal 2020. In questi anni ho percorso quasi cento mila chilometri in solitaria tra Europa e Asia, ed è proprio verso l'Asia che ho fatto il primo di una serie di viaggi verso est e il Medio Oriente. Il mio percorso di 17000 chilometri ha attraversato dodici paesi: Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Albania, Macedonia del Nord, Grecia, Turchia, Kurdistan Iracheno, Iran, Armenia e Georgia.


Dai Balcani alla Turchia

Le prime due settimane mi hanno portato tra le bellezze naturali dei Balcani, con il Montenegro, l'Albania e la Grecia che mi hanno colpito particolarmente. Ad esempio, la strada panoramica sopra Kotor mi ha ricordato i fiordi norvegesi, mentre in Grecia, grazie a due motociclisti locali, ho scoperto percorsi offroad nascosti al confine con la Bulgaria, tra boschi, cascate e sorgenti termali.

Entrando in Turchia, ho percepito subito un cambiamento nel paesaggio e nel traffico, che si faceva sempre piĂ¹ caotico man mano che mi avvicinavo all’Asia. GiĂ  la prima sera l'atmosfera di Çanakkale, l'antica cittĂ  di Troia, mi ha accolto con le chiamate alla preghiera, interrotte solo dai numerosi colpi di clacson, che riecheggiavano tra i vicoli trafficati, pieni di cartelloni pubblicitari ed insegne al neon.

Attraversando la Turchia, ho avuto l'opportunitĂ  di visitare siti archeologici antichissimi, come la storica cittĂ  di Efeso, Nemrut Dagi, Gobekli Tepe, le cisterne Romane a Dara, che sono ancora piĂ¹ grandi di quelle ad Istanbul, e di immergermi nella natura come nella suggestiva Cappadocia, attraversando il Dark Canyon ed ammirando i laghi salati.
 
Nei centri abitati, invece, ho iniziato a sperimentare l'atmosfera magica dei primi Bazaar con i loro caratteristici colori e profumi, tutti divisi per settori come gioielli, ferramenta, vestiario/sartoria, spezie...


Il Kurdistan Iracheno

Giunto il momento di entrare in Iran la situazione con Israele ha iniziato a scaldarsi, così ho deciso di temporeggiare entrando nel Kurdistan Iracheno, facendo il visto online la sera prima. Dopo ore di burocrazia e di avanti-indietro sugli stessi uffici, sono finalmente entrato in Kurdistan. Qui ho subito scoperto che manovre come le inversioni ad U in autostrada o l'ingresso in contromano sembravano essere pratiche comuni.
 
Dirigendomi verso Erbil, lungo la strada ho incontrato molteplici banchetti di frutta e check point militari che ho attraversato senza troppi problemi. Tuttavia, il giorno dopo mi hanno vietato di proseguire verso una valle, nei pressi di Rawanduz, a causa della presenza di terroristi. A parte questo episodio  ho trovato il Kurdistan molto sicuro rispetto a quello che si potrebbe pensare. Erbil è molto caotica, con i suoi mercati ed il traffico, nel centro storico si erge l'antica cittadella, subito al di sotto c'è un bazaar e lungo la strada ci sono chilometri di bancarelle. Qui è raro incontrare occidentali, e sono ancora evidenti i segni della guerra che ha colpito queste terre.



Mototurismo: Erbil (Kurdistan Iracheno)
Erbil (Kurdistan Iracheno)

Mototurismo: Kurdistan Iracheno
Kurdistan Iracheno 



Del Kurdistan mi ha colpito molto la natura, che passa da immense pianure verdi ai canyon, ai fiumi, ai laghi (consiglio in particolare il giro completo del Dukan lake e la strada che lo collega a Sulaymaniyya), fino alle vallate tra le vette innevate molto frequentate dai Curdi. Mi ha colpito molto anche l'ospitalitĂ  e la gentilezza con cui sono stato trattato. Mi è capitato spesso di essere fermato in mezzo alla strada per ricevere acqua o cibo, in Kurdistan ma anche in Iran. Ed è proprio in Iran che sono entrato la settimana successiva.


Iran, Armenia e Georgia

Ăˆ  il paese piĂ¹ bello che abbia mai visitato fino ad oggi. Si passa da paesaggi montuosi che ricordano la Norvegia, con le cascate ed i fiumi (come la valle di Hawraman), fino a deserti infuocati, dove ho potuto godere di una varietĂ  di rovine storiche e panorami naturali mozzafiato. La gentilezza dei locali è stata ancora piĂ¹ sentita che in altri luoghi, con numerose offerte di ospitalitĂ  da parte degli abitanti locali. 

Nonostante le difficoltĂ  linguistiche che mi hanno fatto ricorrere molto spesso all'uso del traduttore di Google, ho potuto apprezzare la curiositĂ  e l'apertura delle persone che incontravo lungo il mio viaggio in moto. 

Nei miei occhi rimane indelebile il ricordo delle moschee tradizionali sciite, i giardini pieni di ruscelli, fiori, decorazioni, i bazaar con i caratteristici gioielli turchesi, un'incontro con la loro cultura che ha reso il mio viaggio attraverso l'Iran un'esperienza unica.

Il mio itinerario in moto si è sviluppato da ovest, passando per Kermanshah, Khorramabad, Shushstar e Shiraz, poi proseguendo verso Bam, che è stato il capolinea prima di risalire verso l'Armenia, con la tappa obbligatoria a Persepoli.


Mototurismo: Bam (Iran)
Bam (Iran)


Tra le tappe obbligatorie al ritorno invece segnalo il deserto del Dasht e Lut, dove la temperatura continua ad aumentare mentre ti avvicini, chilometro dopo chilometro. E poi Yazd con i suoi vicoli stretti, Esfahan con la sua piazza centrale tra le piĂ¹ grandi e belle del mondo (non a caso si usa dire: "Esfahan è metĂ  mondo"), Kashan, Tabriz e moltissimi altri luoghi, anche meno conosciuti, come ad esempio Masuleh, nella regione di Gilan. In Iran ovunque andiate troverete sempre posti magnifici, e tanta ospitalitĂ .

Gli ultimi due paesi attraversati in moto prima di rientrare in Turchia e Grecia sono stati l'Armenia e la Georgia, paesi prevalentemente montuosi e ricchi di monasteri incastonati tra le rocce. La vista del monte Ararat dall'Armenia è stata impressionante, mentre si erge maestoso al centro della pianura, facendoti sentire piccolo rispetto a queste bellezze della natura.


Ricordi di viaggio

Ogni tappa di questo viaggio in moto mi ha regalato nuove emozioni, incontri significativi e spunti di riflessione su tutto il mondo che mi circonda. Ma le mie avventure in moto sono appena cominciate, e non vedo l'ora di scoprire nuovi luoghi e nuove destinazioni

Un piccolo accenno alla mia moto, una Yamaha Super Teneré 1200, che si è sempre comportata benissimo, nonostante abbia messo a dura prova sia lei che gli pneumatici Continetal Tkc 70, tra percorsi fuoristrada, guadi, sassi, fango e sabbia.

Se proprio dovessi trovare un difetto alla mia Super TenerĂ© è quello del peso, che in certe occasioni si è fatto sentire, come quando sono caduto nel Dash e Lut. Dopo esser riuscito a rialzarmi da sotto la moto, fortunatamente senza conseguenze, ci ho messo un bel po' di fatica a rialzarla. Continuavo a sprofondare nella sabbia, e ho dovuto cercare aiuto a piedi per uscire dal deserto. 

Ma tutto è bene quel che finisce bene, e sono pronto alla prossima avventura in moto.


Mototurismo: Montenegro (Pavlova Strana)
Montenegro (Pavlova Strana)


Ringraziamo Davide Cusa per aver raccontato il suo straordinario viaggio in moto dall'Europa all'Asia.

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Foto di copertina: Alamout road (Iran)



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