La celeberrima arteria stradale statunitense Route 66 e l'intramontabile film on the road Easy Rider non hanno bisogno di presentazioni, così come i maestosi e sconfinati paesaggi del mitico Far West. Francesca Iscaro ci porta alla scoperta del suo viaggio in USA, in sella ad una altrettanto mitica Harley Davidson, ovviamente...
Scopriamo insieme la storia di Francesca Iscaro:
Francesca: quando avevo dieci anni e guardavo i film western mi sono sempre chiesta come fosse realmente questo famoso Far West, con le sue montagne rocciose e le sue albe travolgenti. Ho trent'anni e da quando ho iniziato a guidare la moto, un po’ per la passione trasmessa dal mio papà, e in parte anche con l’aiuto di mio marito, ho superato numerose barriere che credevo fossero quasi impossibili da scavalcare.
Per il mio compleanno ho deciso di dare un brivido e regalare un ricordo indelebile alla mia vita, perciò mi sono detta: “Voglio anche io sognare l’America!”. Piena di emozione e con qualche paura, ma anche con una buona dose di coraggio, zaino in spalla decido di prendere il volo che mi porterà direttamente a Las Vegas!
Diario di viaggio
Francesca: Trascorsa la famosa "notte da leoni" nella grande città di Las Vegas, e dopo aver combattuto con il jet lag, esco in periferia dove mi aspetta una bellissima e scintillante Harley Davidson Glide a noleggio, con tanto di valige e soprattutto con potenti casse acustiche, indispensabili per potersi godere le migliori Hit musicali americane del momento.
Scegliere il mezzo giusto per questo viaggio è stato è davvero importante, ma la cosa più entusiasmante è stata incontrare e conoscere altre persone che avevano voglia di fare la mia stessa strada.
“Let’s go!” accompagnati da questo "motto" tipico del luogo, partiamo da Las Vegas per attraversare la nostra amata Route 66. Ne faremo solo un pezzetto, perché è talmente lunga che, a detta dei ragazzi del posto, ci vogliono 2 mesi per completare l’intero percorso!
Scegliere il mezzo giusto per questo viaggio è stato è davvero importante, ma la cosa più entusiasmante è stata incontrare e conoscere altre persone che avevano voglia di fare la mia stessa strada.
“Let’s go!” accompagnati da questo "motto" tipico del luogo, partiamo da Las Vegas per attraversare la nostra amata Route 66. Ne faremo solo un pezzetto, perché è talmente lunga che, a detta dei ragazzi del posto, ci vogliono 2 mesi per completare l’intero percorso!
Attraversiamo lunghi tratti di strada sempre dritta, molto larga, con un'escursione termica molto intensa durante la giornata. Dai 43 gradi durante il giorno, si passava a 5 gradi nella notte.
Ricordo che un ragazzo di nome Bob, conosciuto durante il viaggio, esclamò: “the street is so hot, baby! I’m burning!”. Ho risposto che aveva ragione: tra il caldo delle marmitte e la strada rovente stavo bollendo anch’io!
Prima tappa: siamo al confine con il Nevada e attraversiamo la famosa Death Valley. La Valle della morte ospita ancora residui di vecchi carri abbandonati e si possono incontrare le famose città fantasma del west. Ma non preoccupiamoci troppo, dopotutto siamo su una moto, possiamo sempre scappare!
Attraversiamo infinite dune desertiche per vari giorni, per poi arrivare al Red Canyon, un deserto di sabbia e rocce di colore rosso, dove si dice abbiano vissuto i primi nativi Americani. Sferzati dall'aria fredda del deserto, ci gustiamo il suggestivo tramonto e riposiamo in vecchi lodge da far west.
Nei giorni seguenti, tra piccole soste e colazioni veloci con tanto di pancake e sciroppo d’acero, attraversiamo tutto il Red Canyon per giungere nello Utah alla scoperta del famoso Bryce Canyon, luogo di ritrovamento di dinosauri e di caverne abitate da popolazioni primitive.
Ma non solo: il deserto è ricco di luoghi da non perdere, come il famoso Lake Powell, ma soprattutto l'affascinante Antelope Canyon, che si dice fosse la "prigione del diavolo". Altra meta fondamentale è la Monument Valley, dove trovo un pezzo della prima strada americana, con le famose 3 rocce situate a triangolo e la strada che le attraversa.
Arriviamo al punto saliente del viaggio. Ci lasciamo alle spalle lo Utah e andiamo alla scoperta dell’Arizona, dove incontriamo la valle del mitico Grand Canyon, talmente vasto da non vederne mai la fine, anche arrampicandosi sulle rocce più alte. Incontriamo piccoli villaggi e paesini , tra i quali uno chiamato Seligman, dove passa la famosa vecchia strada della Route 66. Questa cittadina è famosa anche per essere stata di ispirazione per il famoso cartone animato “Cars”, infatti abbiamo incontrato nella realtà tutte le macchine raccontate nel film d’animazione.
Lascio alle mie spalle il deserto e mi metto in sella per raggiungere la grande metropoli: Los Angeles. Mi godo una meritata pausa e mi rinfresco sulle spiagge di Malibù, attraverso Hollywood e Beverly Hills, fino al cartello di Santa Monica, con la scritta END OF TRAIL a decretare la fine del mio viaggio in moto.
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PS: Il racconto di questo viaggio è stato raccolto ed elaborato prima dei fatti che stanno sconvolgendo le coste occidentali degli States. Questi sono giorni difficili per la città di Los Angeles e per i territori limitrofi, aggrediti da incendi di immani dimensioni e incontenibile forza distruttiva, che stanno causando danni e vittime in una situazione drammatica e senza precedenti. Siamo vicini alla popolazione in ginocchio, e questo racconto non vuole essere sprezzante nei confronti dell'attualità, ma un modo per ricordare le bellezze di un territorio affascinante, ricco di contrasti e bellezza, che saprà certamente rinascere dalle sue ceneri.
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